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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DELL' 11/11/2011 - Sant’Angelo: tre sindaci all’attacco sui profughi

Dura lettera
Sant’Angelo: tre sindaci all’attacco sui profughi
 

sant’angelo “Disagio, rammarico, preoccupazione”. Sono alcuni dei termini contenuti nella dura lettera inviata dai sindaci di Graffignana, Villanova del Sillaro e Borghetto Lodigiano al prefetto di Lodi e per conoscenza al presidente della Provincia e al sindaco di Sant’Angelo. Oggetto della missiva: la creazione di un centro di accoglienza dei profughi a villa Redentore, immobile di proprietà del comune di Sant’Angelo situato nella frazione di Vigarolo, territorio di Borghetto. I tre primi cittadini firmatari della lettera (Marco Ravera, Moreno Oldani e Franco Rossi) segnalano i loro timori per l’arrivo ipotetico di centinaia di profughi nei pressi dei loro comuni e chiedono di essere coinvolti nelle riunioni programmate sul tema. La lettera - destinata a rimanere riservata - risale al 17 ottobre ed è stata protocollata pochi giorni dopo. “Il Cittadino” ne è entrato in possesso nelle scorse ore. “È con profondo rammarico e preoccupazione - scrivono al prefetto i sindaci di Graffignana, Villanova e Borghetto Lodigiano - che siamo a indicarle le nostre perplessità. La struttura in oggetto (villa Redentore, ndr) è sita nel territorio del comune di Boghetto Lodigiano e dista qualche centinaio di metri dall’abitato di Graffignana e da Bargano, popolosa frazione di Villanova del Sillaro. Tutti piccoli centri ma mai nessuno di noi, nonostante fossimo i territori ove si sarebbe scaricata l’emergenza, è stato chiamato o contattato per partecipare a qualche tavolo di qualunque natura in cui fosse esposto il progetto e le opportunità». I sindaci di Graffignana, Villanova del Sillaro e Borghetto Lodigiano contestano tanto il metodo (nessun confronto tra le parti interessate) quanto il merito della proposta di creare un centro di accoglienza profughi a Vigarolo. “Una struttura come quella indicata - scrivono ancora Ravera, Oldani e Rossi - se ristrutturata nella sua interezza andrebbe a coinvolgere un tal numero di profughi tale da creare profonde fratture nella sicurezza locale e nella stabilità dei sistemi sociali del territorio che implicherebbero importantissimi e continui sforzi per ristabilire un minimo di equilibrio delle forze in campo. Siamo profondamente preoccupati per le nostre comunità - aggiungono i tre sindaci del Centro Lodigiano - e le chiediamo in futuro di essere convocati in tutti i tavoli in cui si discuterà della questione per poter sottoporre alla sua attenzione tutti i quesiti che attanagliano le nostre comunità”.La lettera, come detto, è di metà ottobre. Qualche giorno prima, il 6 ottobre, il prefetto di Lodi, Matteo Piantedosi, aveva dichiarato durante la propria visita istituzionale a Sant’Angelo che «la creazione di un Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara, ndr) a villa Redentore è al momento solo una mera ipotesi di lavoro».Lorenzo Rinaldi

 

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